La nuova Inter “centenaria”: Oaktree investe prima di vendere

Da Sucic a Bonny fino a Leoni: il club nerazzurro cambia strategia e punta a 100 milioni di investimenti estivi

Vento di cambiamento. Mentre attraversa l’America da costa a costa, l’Inter scopre una nuova identità. Non è solo un viaggio geografico quello che porta i nerazzurri da Seattle a Charlotte, ma un percorso di profonda trasformazione strategica. Sotto la guida dei californiani di Oaktree, il club milanese ha abbandonato la politica del “prima vendere, poi comprare” per abbracciare un approccio più coraggioso e proattivo sul mercato.

La nuova filosofia sembra chiara: investire sui giovani talenti senza timore di raggiungere cifre importanti, proprio come molti appassionati fanno quando https://1bet.review/it/ analizzano le possibilità future puntando con decisione sulle proprie convinzioni prima ancora di conoscerne l’esito finale.

Il tesoretto difensivo e l’obiettivo Leoni

Trenta milioni per ringiovanire la retroguardia. Con Bonny ormai a un passo dal vestire il nerazzurro, Marotta e Ausilio hanno già individuato il prossimo obiettivo: Giovanni Leoni, gioiellino del Parma. Per il talentuoso difensore, la dirigenza interista avrebbe stanziato un budget di circa 30 milioni – una cifra considerevole che evidenzia la determinazione del club nel ringiovanire un reparto dove l’età media inizia a preoccupare.

La trattativa con il Parma non si preannuncia semplice: il club emiliano è consapevole del potenziale del ragazzo e sa bene che attendere un’altra stagione potrebbe significare raddoppiare il valore del cartellino. Una strategia che potrebbe rivelarsi vincente consiste nel lasciare Leoni in prestito al Tardini per un altro anno, soluzione che permetterebbe all’Inter di assicurarsi il talento senza privare nell’immediato il Parma del suo gioiello.

Spesa record: verso quota cento milioni

Sessantasette milioni e mezzo già stanziati. Il cambio di rotta è evidente analizzando i numeri: ancor prima dell’apertura ufficiale del calciomercato estivo, l’Inter ha già investito una cifra considerevole. I 14 milioni per Sucic, i 23 per Luis Henrique, i 6,5 per il riscatto di Zalewski e i 24 previsti per Bonny portano il contatore a 67,5 milioni. Aggiungendo i bonus contrattuali e l’investimento programmato per Leoni, la fatidica soglia dei 100 milioni appare non solo raggiungibile, ma addirittura superabile.

Un appro[…]a il via a Charlotte, North Carolina, secondo polo finanziario degli Stati Uniti, il club nerazzurro continua a pianificare con attenzione ogni mossa. Sul campo, Petar Sucic ha già mostrato lampi del suo talento, confermando la bontà dell’investimento fatto a gennaio, quando l’Inter anticipò la Juventus con un blitz a Zagabria. Più cauto invece l’impatto di Luis Henrique, che necessita semplicemente di tempo per ambientarsi nei meccanismi di gioco.

Mentre i tifosi aspettano di vedere all’opera il nuovo acquisto Bonny e programmano gustosi rinfreschi per le prossime partite di Coppa Italia, la dirigenza lavora alacremente per completare la rosa con il tassello difensivo rappresentato da Leoni.

Cessioni eccellenti all’orizzonte?

Equilibrio necessario tra entrate e uscite. Nonostante la nuova propensione all’investimento, l’Inter non perde di vista la sostenibilità finanziaria. Il caso Calhanoglu resta spinoso e richiederà particolare attenzione, ma ci sono altri elementi che potrebbero garantire importanti plusvalenze. Bisseck, ad esempio, potrebbe fruttare tra i 30 e i 40 milioni in caso di offerta adeguata, mentre Aleksandar Stankovic è vicino al trasferimento al Bruges per una cifra intorno ai 10 milioni.

La differenza rispetto al passato è nella cronologia: prima si investe sui talenti identificati, poi si valutano le cessioni. Un approccio più audace che riflette la fiducia del fondo Oaktree nelle potenzialità commerciali e sportive del club.

Il futuro italiano dell’Inter

Ritorno alle radici con giovani talenti azzurri. Un elemento interessante della nuova strategia interista riguarda la volontà di aumentare la componente italiana in rosa. L’interesse per Leoni rappresenta proprio questa tendenza: investire su giovani talenti cresciuti nel nostro campionato, capaci di garantire continuità tecnica e senso di appartenenza.

Se l’operazione con il Parma dovesse concretizzarsi, l’Inter potrebbe ritrovarsi con un nucleo italiano significativo per il futuro, aspetto non secondario anche in ottica liste UEFA e normative sui giocatori formati localmente.

Per i californiani di Oaktree, che hanno rilevato il club dopo l’era Suning, questa prima sessione di mercato rappresenta un chiaro messaggio ai tifosi: l’ambizione non manca e la volontà di mantenere l’Inter ai vertici del calcio italiano ed europeo è concreta. La sfida sarà bilanciare gli investimenti con risultati tangibili sul campo, ma la rotta tracciata appare decisamente promettente.

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